Il Talent Garden in occasione del Mashable Social Media Day è il ritrovo festoso di persone provenienti da tutta Italia, desiderose di imparare, socializzare, scambiarsi opinioni e traslare dal vivo le amicizie finora confinate bit a bit.
È la mia seconda volta: nel 2016 l’invito di Eleonora Rocca (la super organizzatrice dell’evento) mi aveva riempito di felicità: non avrei potuto perdere l’occasione di replicare l’entusiasmo, perciò biglietto prenotato a maggio e dopo il lungo count-down… eccomi qui!

 

Insieme ad oltre mille persone, il primo giorno durante un intervento molto interessante (Xperience marketing: la social customer journey), gli speaker ci hanno chiesto di alzarci tutti e poi sederci secondo questo ordine:

  • chi ha fatto un acquisto online stamattina,
  • chi ha fatto un acquisto nell’ultima settimana,
  • chi ha fatto acquisti nell’ultimo mese.

Sapete quante persone sono rimaste in piedi (ergo non avevano fatto acquisti online negli ultimi 30 giorni e più)? Saranno state pochissime, meno di una diecina. Su mille. Ok, la platea è composta da persone che hanno sicuramente una maggiore attitudine digitale, ma se rifacessimo queste domande ad un corposo campione delle nostre conoscenze “offline”, il risultato continurebbe a rimanere positivo.

Questa semplice osservazione ci dovrebbe fare riflettere su come le nostre vite siano cambiate nel corso degli ultimi anni in maniera imprevedibile grazie alle opportunità della rete internet.

Nuove abitudini, nuovi orizzonti, nuovi lavori.

Ferma restando la consapevolezza dei rischi e delle ripercussioni derivanti da un utilizzo sbagliato sia lato utente, sia lato azienda (The Circle: avete letto il libro/visto il film?) io continuo a guardare alla rete con l’entusiasmo di chi vede dischiudere opportunità di crescita personale, professionale, culturale.

Probabilmente l’esperienza che ognuno di noi ha della rete rispecchia in maniera profonda chi siamo e quali siano i nostri desideri. Io sono una curiosona e questo mi porta a spaziare in campi e settori per i quali non posso ovviamente avere una formazione accademica (dovrei vivere molte vite e non mi basterebbero neanche) ma nulla mi impedisce di studiarne gli aspetti per me rilevanti, interessanti, degni di curiosità.  Occasioni come questa, concretizzano quella che per me la rete: imparare cose nuove da chi le conosce meglio, guardarle da un altro punto di vista (o addirittura dietro le quinte) per provare ad applicarle in approcci innovativi anche in settori più restii ai cambiamenti.

Last but not the least, la rete è fatta di persone e le persone hanno bisogno di coltivare relazioni sociali: è bellissimo leggersi e conversare a distanza, ma lo è ancora di più quando ti incontri dal vivo e ti rendi conto che è proprio come se ci si conoscesse da sempre.  Ritorno da questa esperienza con un pochino di stanchezza ed il cuore felice per le belle cose che ho vissuto in questi giorni, grazie a tutti!

 

 


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